29-04-2011, Messina(ME) - Sicilia
Lo sportello legale Fillea Cgil di Messina denuncia storie di discriminazione e sfruttamento, di illegalità diffusa, di mesi di lavoro gratuito di tanti lavoratori stranieri nei cantieri e nelle piccole aziende, con intimidazioni e vessazioni nei confronti di chi si ribella. Muratori rumeni pagati 300 euro per un mese di lavoro, un apprendista tunisino allontanato dal posto di lavoro perché chiedeva tre mesi di stipendio arretrati, un lavoratore polacco manovale nei cantieri per dieci ore al giorno 7 giorni su 7 pagato al 50% delle ore lavorate, un muratore rumeno licenziato dal cantiere con un pretesto dopo aver dichiarato apertamente la sua partecipazione al sindacato. "Anche gli italiani spesso lavorano in nero, ma non accettano 300 euro al mese, ne ricevono almeno 600 spiega Daniele David, sindacalista Fillea Cgil qui si costruiscono residence, si ristrutturano vie e palazzi ma non si pagano i lavoratori, ci sono evasione fiscale, contributiva, della cassa edile e Tfr non pagati. Corruzione dilagante e arroganza, sono le caratteristiche dell'impresa che è diventata criminale: il lavoratore non può ribellarsi e vedere riconosciuti i diritti fondamentali, c'è un ricatto continuo sotto l'incubo del licenziamento".
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