29-01-2013, Roma(RM) - Lazio
Una cittadina albanese, regolarmente soggiornante in Italia da molti anni, scrive al portale online stranieriinitalia.it: "Mio figlio è nato qui e ha appena compiuto 18 anni ma è affetto dalla sindrome di down. Può diventare cittadino italiano entro il compimento del suo diciannovesimo compleanno? Posso presentare io per lui la domanda al Comune di residenza?". La risposta della legge italiana è no: la domanda sarà respinta, perché la nostra legge non considera un ragazzo down idoneo a presentare la richiesta, perché ritenuto "incapace di intendere e volere". Quindi, discriminato tra i disabili in quanto di origine straniera, e discriminato tra i figli di immigrati in quanto disabile. Inoltre, la cittadinanza dei diciottenni nati e cresciuti in Italia non è un diritto, ma una concessione dello Stato, che infatti, come in questo caso, può scegliere di non concederla.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Roma | RM | Lazio | Corriere.it | Discriminazioni | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Altri provvedimenti | Origini nazionali o etniche | Rapporti con le istituzioni | |||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Impiegati nella pubblica amministrazione | Minore < 18 anni | Albanese | Istituzioni |