28-12-2011, Trieste(TS) - Friuli-Venezia Giulia
Una cittadina rumena si vede vietare l'accesso alla "carta acquisti": l'Inps le sospende l'accreditamento sulla carta di pagamento elettronica, inizialmente rilasciatale da Poste Italiane, della somma prevista dal beneficio, con la motivazione del mancato possesso della cittadinanza italiana dei figli, per i quali la carta stessa era stata richiesta. La donna presenta un ricorso insieme all'Asgi. Con ordinanza del 19 settembre 2012, il giudice del lavoro del Tribunale di Trieste accoglie il ricorso antidiscriminazione. Secondo il giudice il requisito della cittadinanza italiana per ottenere la carta acquisti è in contrasto con le norme fondamentali dell'Unione europea relative alla cittadinanza europea e al principio di parità di trattamento e di non discriminazione tra cittadini di Stati membri UE. Il giudice ordina a Ministero dell'Economia, Inps e Regione Fvg di riattivare, a favore della cittadina rumena ricorrente, la carta di pagamento elettronica e di riaccreditare le somme previste dalla legge a favore dei suoi figli minori fino al compimento del terzo anno di vita.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Trieste | TS | Friuli-Venezia Giulia | Asgi | Discriminazioni | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Altri provvedimenti | Origini nazionali o etniche | Rapporti con le istituzioni | |||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Impiegati nella pubblica amministrazione | Adulto 30-65 anni | rumena | Società |