28-03-2019, Afragola(NA) - Campania

Un richiedente asilo fa richiesta di iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale presso l’ASL Napoli 2 Nord ai fini dell’erogazione delle prestazioni sanitarie, ma riceve un esplicito rifiuto perché privo di iscrizione anagrafica. Il richiedente asilo, allora, si rivolge all’ufficio competente del suo comune per fare richiesta di iscrizione anagrafica. Anche in questo caso, l’iscrizione gli viene negata, non costituendo più il permesso di soggiorno per richiesta di asilo un titolo valido ai fini della stessa iscrizione (ai sensi dell’art. 4 del D.lgs 142/2015, come modificato dal D.L. n. 113/2018). Il giovane ricorre al Tribunale di Napoli Nord, lamentando la natura discriminatoria di tale duplice esclusione (ai sensi dell’art. 702 bis c.p.c., in combinato disposto con l’art. 44 D.lgs n. 286/98). Con ordinanza n. 40687 depositata il 10 luglio 2019, il Tribunale accoglie il ricorso del richiedente asilo, chiarendo che la mancata iscrizione anagrafica non influisce sul diritto all’iscrizione al sistema sanitario nazionale. Il permesso di soggiorno per richiesta asilo costituisce il titolo comprovante l’esistenza di una condizione giuridica soggettiva a cui la legge connette l’erogazione dell’assistenza sanitaria, anche in mancanza di iscrizione anagrafica, al fine di garantire al richiedente le condizioni materiali minime di accoglienza, conformemente alla normativa comunitaria. Dunque, l’iscrizione anagrafica non costituisce un requisito necessario ai fini dell’erogazione dei servizi minimi essenziali. Il rifiuto opposto dall’ASL Napoli 2 Nord costituisce pertanto discriminazione ai sensi degli artt. 34 e 43 del T.U. immigrazione: non vi è infatti alcuna correlazione tra la mancata iscrizione all’anagrafe e il diritto al medico di base garantito a tutti gli stranieri regolarmente dimoranti sul territorio.