27-08-2020, Milano(MI) - Lombardia
La StraBerry, azienda agricola leader dedita alla coltivazione di frutta e verdura, viene posta sotto sequestro con l’accusa di caporalato. Dalle intercettazioni telefoniche effettuate sul telefono del titolare dell’azienda, si comprende il clima di terrore e razzista imposto ai braccianti: “Questo deve essere l’atteggiamento, perché con loro devi lavorare in maniera tribale, come lavorano loro, tu devi fare il maschio dominante, è quello il concetto, io con loro sono il maschio dominante…è così…io sono il maschio dominante!”. Dalle indagini è emerso che i braccianti, tutti di origine straniera, venivano pagati 4,5 euro all’ora per nove ore al giorno, che sulla carta risultavano sempre meno. I braccianti erano anche vittime di insulti a sfondo razzista: un testimone riporta che i datori di lavoro “erano molto offensivi, sempre, usavano parole come co******, ne***, ne*** di me***, animali”.
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