27-08-2013, Terni(TR) - Umbria
Una cittadina nigeriana, all'ottavo mese di gravidanza, si reca presso la questura, dov'è trattenuto il suo compagno e padre del bambino che porta in grembo, accompagnata da un suo amico di 35 anni originario dello Zimbabwe. Arrivati presso la struttura, la giovane donna chiede informazioni circa le condizioni del suo compagno. Le risponde un poliziotto senza divisa che le chiede, con "tono brutale", se l'uomo in questione sia suo marito. La donna risponde che non è sposata e continua a chiedere di vedere il suo compagno. Il poliziotto allora le dice: "Se non ti stai zitta ti do un calcio in culo e ti mando via come un animale". In difesa della donna interviene l'amico, che cerca di riportare la calma, anche quest'ultimo, viene invitato dapprima a stare zitto e poi allontanato a spintoni. A quel punto i due decidono di uscire dalla questura. Poco dopo rientrano e sporgono denuncia, presa in carico da un altro poliziotto che tra l'altro era presente al momento dei fatti.
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