27-08-2010, Roma(RM) - Lazio

All'1,30 di notte è scoppiato un incendio nell'accampamento non autorizzato di via Ettore Morselli, in zona Magliana: quattro le baracche distrutte prima che i vigili del fuoco riuscissero a fermare le fiamme. In una delle abitazioni è stato rinvenuto il corpo carbonizzato di Mario, un bimbo di 3 anni. Il fratello minore, Marco Giovanni di tre mesi, è stato ricoverato al Gemelli nell'unità operativa di Terapia intensiva pediatrica e riporta ustioni di secondo e terzo grado su oltre il 40% del corpo, tanto da necessitare della ventilazione meccanica. 25 giorni per ustioni di secondo grado è invece la prognosi per i genitori, visitati al pronto soccorso del Sant'Eugenio. La procura di Roma ha aperto un fascicolo per incendio colposo e omicidio colposo contro ignoti. E' ancora da accertare l'ipotesi che a scatenare le fiamme siano state delle candele tenute "sul pavimento per evitare – spiegano i genitori di Mario - che i topi mangiassero i nostri vestiti». In seguito al rogo l'VII gruppo della Polizia Municipale e il personale della Sala Operativa sociale del V dipartimento del Comune di Roma hanno censito le 63 persone, di cui 15 minori, che vivono nel campo, in baracche senza servizi igienici, acqua ed elettricità. Alcuni degli abitanti risultano privi di documenti, mentre per uno di loro è stato predisposto un decreto di espulsione. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha colto l'occasione per ribadire ancora una volta la volontà del Campidoglio di sgomberare tutti i campi abusivi. Le ruspe intanto hanno demolito quello di via Ettore Morselli. La maggior parte delle persone che vi abitavano sono state accompagnate in strutture di accoglienza messe a disposizione dal Comune, mentre altre sono andate via da sole con i propri bagagli. Durante il trasferimento c'è stato un piccolo parapiglia fra le forze dell'ordine e i rom, i quali temevano di essere mandati in Romania. Poi, dopo le varie spiegazioni, le persone hanno lasciato il campo.