27-07-2020, Milano(MI) - Lombardia
Il Tribunale civile di Milano condanna la regione Lombardia a cancellare dal Regolamento Regionale per l’accesso agli alloggi pubblici il vincolo della residenza di 5 anni nella Regione e l’obbligo per gli stranieri di presentare documenti del paese di origine attestanti l’assenza di proprietà. Si conclude così l’azione giudiziaria promossa da ASGI, NAGA e CGIL Lombardia contro le clausole discriminatorie contenute nel regolamento regionale per l’accesso agli alloggi pubblici. Nel marzo 2023 la Corte d’Appello di Milano respinge il ricorso con il quale la Regione aveva cercato di capovolgere la decisione del Tribunale. Il Tribunale aveva anche sollevato la questione di costituzionalità del requisito di cinque anni di residenza o lavoro nella Regione, rispetto al quale la Corte Costituzionale, con sentenza n. 44/2020 aveva dichiarato la incostituzionalità della norma che dunque oggi non è più in vigore. La Regione si vede ora costretta ad abbandonare ogni soluzione provvisoria e a mettere mano al Regolamento, modificando definitivamente le norme secondo le indicazioni del Giudice.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Milano | MI | Lombardia | Asgi | Discriminazioni | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Altri provvedimenti | Origini nazionali o etniche | Rapporti con le istituzioni | |||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Istituzioni |