27-02-2011, Roma(RM) - Lazio
Una violenza sessuale su una giovane ragazza croata da parte di quattro cittadini somali, immediatamente consegnati alla giustizia, attira l'attenzione del comune sull'ex ambasciata somala in via dei Villini, occupata da più di sette anni da oltre 150 rifugiati politici (70 quelli riconosciuti ed identificati). La reazione politica è dura e rapida: il comune, invece di constatare la precaria situazione dei rifugiati e cercare una soluzione alternativa, decide di sgomberare l'edificio. Dopo lo sgombero, in circa 200, non sapendo dove andare né dove dormire, tentano di rioccupare l'ex ambasciata ma vengono respinti da una carica della polizia. Il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno (dimenticando la loro condizione di rifugiati politici) dichiara: "Quel posto va chiuso e tutti gli occupanti espulsi". L'assessorato alle politiche sociali si dichiara non disposto a prenderli in carico e dall'ufficio dichiarano che in quanto "rifugiati politici" l'assistenza non è di competenza del Comune di Roma, ma spetta allo Stato.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
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Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Morti provocate da violenze, abusi e maltrattamenti | Origini nazionali o etniche | Vita pubblica | |||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Somala | Politica |