26-08-2021, Milano(MI) - Lombardia
Otto ragazzi, un ventunenne e sette minorenni, sono indagati per accesso abusivo a un sistema informatico, violenza privata, propaganda e istigazione a delinquere per “motivi di discriminazione razziale, etnica o religiosa”. I giovani usavano una chat Telegram chiamata “zoommannari” e facevano blitz durante incontri che si svolgevano su Zoom, come ad esempio un evento sulla Shoah in occasione del Giorno della Memoria. Il primo episodio risale al 26 gennaio, durante un convegno pubblico organizzato dall’Associazione Italia Israele di Venezia quando, a dopo pochi minuti dall'inizio della conferenza, “alcune persone si sono intromesse nel canale audio con frasi inneggianti al Duce, offese agli ebrei e bestemmie, tutto accompagnato da musica del ventennio fascista”. Episodi simili si sono ripetuti anche in altre occasioni. La Digos di Milano ha effettuato otto perquisizioni a Bari, Bologna, Brescia, Palermo, Roma, Torino, Trapani e Treviso, così da accertare l’identità degli utilizzatori degli apparecchi sequestrati. I ragazzi colpevoli non sembrano appartenere a gruppi politici e hanno affermato di aver compiuto un gesto "goliardico".
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Milano | MI | Lombardia | La Stampa | Violenze verbali | Propaganda razzista | Hate speech, discorsi d’odio, incitamento all’odio | |
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Appartenenza religiosa | Informazione e mass media | Gruppi non partitici e di privati cittadini | |||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Minore < 18 anni | Ebrei | Media |