26-08-2013, Milano(MI) - Lombardia
Il quotidiano intitola: "Banda delle bosniache incinte, sventato scippo in zona Duomo: arrestate due donne". La specificazione della nazionalità nel titolo dell'articolo risulta irrilevante ai fini informativi e in contrasto con il codice deontologico ricordato anche nella Carta di Roma. Inoltre, il testo fornisce un'immagine fuorviante delle donne migranti, basata su stereotipi diffusi e pregiudizi radicati e priva di riscontri oggettivi, che sfocia in una scorretta generalizzazione della fascia di popolazione coinvolta, dai toni potenzialmente lesivi della dignità umana. Infatti, si legge: "Donne che sono solite aggirarsi in alcuni mezzanini della metropolitana per tentare di mettere a punto furti, scippi e borseggi a danno di milanesi e turisti. Le bosniache, quasi tutte ventenni hanno come caratteristica quella di agire in stato di gravidanza, in modo da poter beneficiare di misure cautelari meno stringenti sotto il profilo della libertà personale, così come prevede la legge. «LAVORANO» in gruppo. Tutte donne, molte giovanissime, poco più che bambine. Tante ostentano un pancione che lascia intendere una gravidanza avanzatissima. Gonne colorate e trucco pesante. Li chiamano «zingare», oppure le «bosniache»".
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