26-07-2021, Cittadella(PD) - Veneto

In un blitz anti-caporalato, i carabinieri arrestano nove cittadini pakistani della società BM Services e mettono agli arresti domiciliari due dirigenti di Grafica Veneta, colosso di stampa e rilegatura, per lo sfruttamento dei lavoratori stranieri occupati nella fabbrica. La BM services assumeva cittadini pakistani con regolare contratto, ma imponeva loro 12 ore di lavoro senza pause né ferie, e prelevava con il bancomat dei dipendenti per recuperare gran parte degli stipendi versati. Le indagini erano iniziate nel 2020, quando un cittadino pakistano era stato ritrovato sulla statale 16 con le mani legate dietro la schiena e lesioni corporali. In seguito, altri cinque uomini pakistani si erano rivolti all’ospedale per ricevere cure da lesioni simili. Gli episodi sembrano essere avvenuti quando, in seguito alla decisione di alcuni operai di rivolgersi ad un sindacato, a fine maggio 2020, i responsabili ne sono venuti a conoscenza e hanno iniziato l’azione punitiva. I lavoratori erano, inoltre, costretti a pagare l’affitto per vivere anche in più di 20 in un appartamento fornitogli dall’azienda. Secondo alcune intercettazioni anche i due dirigenti di Grafica Veneta erano al corrente delle condizioni di sfruttamento, violenza e mancanza di sicurezza sul lavoro a cui gli operai erano sottoposti. Ad ottobre, i due dirigenti di Grafica Veneta hanno patteggiato una pena di sei mesi, commutata in 45 mila euro di multa, per il reato di sfruttamento del lavoro. Nel febbraio 2022, l'azienda assume un centinaio di persone, tra cui ci sono anche i lavoratori pakistani avevano fatto causa all’azienda. In cambio, la Cgil ritira la causa che aveva promosso assieme all’Associazione studi giuridici contro il presidente di Grafica Veneta, accusato di "discriminazione razziale".