25-05-2011, Roma(RM) - Lazio
Gli agenti del I Gruppo della Polizia Municipale compiono "un'operazione anti-abusivismo" nel centro storico di Roma, applicando un braccialetto di carta al polso degli immigrati venditori abusivi, sopra i quali sono impressi cinque numeri identificativi. «I bracciali ci permettono di identificare questi venditori con la merce che abbiamo loro sequestrato, è un sistema di garanzia», si limita a spiegare il comandante del gruppo. Fa eco a queste spiegazioni il presidente della Confcommercio, Cesare Pambianchi: «Ben vengano tutti i provvedimenti utili a debellare il fenomeno della vendita illecita di merce contraffatta in tutte le sue forme, e dunque anche il ricorso al braccialetto numerico, se necessario». «Vorremmo proprio sapere replica Daniela Pompei, della Comunità di Sant'Egidio a quale legislazione appartenga questa novità, che non ci risulta in nessuna normativa…». Senzaconfine punta il dito contro il Comune: «Fa orrore che il Comune spiega Alessia Montuori possa autorizzare schedature di questo genere spacciandole forse per iniziative di pubblica utilità». Più duro è il portavoce di Dhuumcatu, l'organizzazione dei bengalesi: «A questo punto spiega Batchu sento il dovere di ringraziare la polizia municipale che ha deciso di usare soltanto bracciali di carta. Così non siamo stati marchiati a fuoco sulla fronte. Grazie… Si limitano ai bracciali, come le pecore che hanno i numeri stampigliati sulle orecchie».
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