24-01-2023, Milano(MI) - Lombardia
No ai CPR riporta la storia di A., 22 anni, di nazionalità marocchina, portato al CPR di Via Corelli per errore. A., che vive in Italia da 17 anni, racconta di essersi recato presso la Questura di Monza dove aveva appuntamento per lasciare alcuni documenti per il rilascio del permesso di soggiorno per lavoro subordinato. Una volta consegnati i documenti però gli viene detto che la richiesta di permesso di soggiorno è stata respinta a causa di alcuni reati commessi nel 2016, quando era ancora minorenne, e per di più estinti per esito positivo di messa alla prova e perdono giudiziario. A.,a cui viene notificato un provvedimento di espulsione, viene subito portato al Cpr. Arrivato al centro, viene privato di tutti i suoi effetti personali e perquisito, senza rispetto della dignità umana. Grazie al lavoro del suo avvocato, dopo 3 giorni A. viene rilasciato: per il giudice di pace è un errore che il ragazzo si trovi in un CPR.
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