24-01-2010, Azzano Decimo(PN) - Friuli-Venezia Giulia
La mamma e le due sorelle, di 4 e 9 anni, di Sanaa Dafani, la ragazza uccisa dal padre nel settembre 2009 a Montereale, rischiano l'espulsione dall'Italia. Con il capofamiglia in prigione, non hanno un reddito sufficiente. La donna chiede un sostegno al Comune di Azzano per il pagamento delle bollette, la mensa e il trasporto scolastico. Il Comune la segnala invece alla Questura sostenendo che la famiglia non avendo più mezzi di sussistenza per rimanere in Italia (come prevede il t.u.286798), deve essere espulsa. «La madre di Sanaa commenta il sindaco Bortlotti non ha più il reddito per mantenersi, per cui se ne deve andare dall'Italia». Tuttavia Bortolotti prospetta la possibilità «di un intervento a tutela delle minori, non della madre che ha giustificato il comportamento del marito». Pertanto, se la donna non riuscirà a trovare lavoro nel giro di qualche settimana, la Questura procederà con l'attivazione del percorso di espulsione. Il Sindaco Bortolotti ha emesso per altro un'ordinanza nella quale ha limitato l'accesso ai servizi sociali ai cittadini titolari di un reddito minimo di 5000 euro escludendo in questo modo per motivi di reddito tutti i potenziali beneficiari aventi un reddito inferiore. L'ordinanza del sindaco Bortolotti era stata oggetto di una segnalazione da parte dell'Asgi alla Commissione europea.
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