23-12-2010, Milano(MI) - Lombardia
Il giudice accoglie l'esposto di 10 cittadini rom del campo di via Triboniano, riconoscendo loro il diritto di entrare nelle case popolari che gli erano state in un primo tempo assegnate, e poi negate per ragioni che, lo stesso giudice, ha definito di «origine etnica». Inoltre, il procuratore aggiunto annuncia l'apertura di un fascicolo - ancora senza indagati e senza ipotesi di reato - per stabilire se vi siano stati da parte di qualcuno atteggiamenti discriminatori, così come ipotizzato dalla prima sezione civile del tribunale. Don Colmegna, reo di aver «spinto i rom a fare ricorso» e direttore della Casa della carità ribadisce: «La magistratura indica di mettere in pratica i patti sottoscritti: speriamo si abbassino i toni e aumenti la collaborazione». Igor Iezzi, invece, segretario provinciale della Lega Nord replica: «Basta, la Moratti non esiti ancora: "licenzi" don Colmegna e chiuda i rubinetti alla Casa della carità. L'amministrazione comunale indagata a causa di un personaggio che gode di contributi del Comune è troppo».
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