23-05-2009, Monfalcone(GO) - Friuli-Venezia Giulia
Un caso di tubercolosi accertato in città, che porta al ricovero di un operaio 23enne originario del Bangladesh dipendente di una ditta che lavora nell'appalto Fincantieri, accelera la procedura per l'approvazione delle misure del "convivere civile", tra le quali quella "anti-sputo", volta proprio a "stroncare un'abitudine diffusa nella comunità bengalese". L'emanazione del provvedimento era stata proposta in un primo tempo per "ragioni igieniche e di educazione", ma alla luce dell'episodio accaduto intende arginare i "rischi di diffusione della malattia". Il sindaco, Gianfranco Pizzolitto, annuncia l'imminente varo del provvedimento al Consiglio comunale. La Lega Nord sostiene che la situazione, per quel che riguarda il controllo sanitario delle persone immigrate da Paesi in cui "esistono malattie di fatto scomparse in Italia", sia sfuggita di mano proprio nella città dove, in rapporto alla popolazione, è più massiccia la presenza di immigrati bengalesi: «Perché se il lavoratore malato di tubercolosi ha 23 anni e risiede da una decina in città, vuole dire che il contagio è avvenuto all'interno della molto numerosa comunità del Bangladesh».
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Monfalcone | GO | Friuli-Venezia Giulia | Il Piccolo | Discriminazioni | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Ordinanze, bandi, delibere | Pratiche culturali | Rapporti con le istituzioni | |||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Impiegati nella pubblica amministrazione | bengalese | Istituzioni |