23-03-2014, Lodi(LO) - Lombardia

La Lega Nord presidia per quasi due ore, con un sit-in, l'ingresso del "Laus Residence", in via Nazioni Unite a Lodi Vecchio, dove vengono ospitati 40 profughi africani, sbarcati di recente sulle coste siciliane. «Facciamoci un piacere, rimandiamoli a casa» e «Clandestini in albergo, italiani sotto i ponti», recitano gli striscioni sostenuti da una trentina di manifestanti. Durante il presidio, i leghisti presenti rilasciano numerose dichiarazioni. Il consigliere regionale Pietro Foroni sostiene che si tratta di una scelta "fuori dalla realtà": «Renzi si permette di fare alloggiare profughi, che poi diventano di fatto clandestini, a spese nostre, quando l'attuale crisi economica è vissuta sulla loro pelle anche da molti cittadini lodigiani. La disoccupazione è sempre più in crescita». Il vicepresidente della segreteria provinciale della Lega, Matteo Boneschi, dichiara: «Bisogna ancora stabilire se siano persone che hanno diritto all'asilo politico: l'ultima volta che furono ospitati in questo albergo dei profughi, si scoprì che per la maggior parte l'asilo politico non era valido, ma intanto li avevamo mantenuti». Mentre per il segretario provinciale della Lega e sindaco di Casale, Flavio Parmesani, la soluzione è una sola: «Dobbiamo ispirarci alla Confederazione elvetica e proporre un referendum per la chiusura delle frontiere italiane; intanto a livello locale l'impegno dei sindaci leghisti sarà quello di non ospitare i profughi nei comuni da loro amministrati».