23-03-2013, Viterbo(VT) - Lazio
Davanti al bar “Le Iene” in viale Bruno Buozzi due uomini riducono un giovane in fin di vita colpendolo alla testa con delle bottiglie. Il 2 novembre 2015 i due vengono condannati in primo grado dal gup del tribunale di Viterbo rispettivamente a 7 anni e a 5 anni e 8 mesi per tentato omicidio aggravato e lesioni aggravate ai danni di altre due vittime, in concorso con altri sei giovani che non vengono identificati. Il 13 maggio 2021, in secondo grado, prescritte le accuse di lesioni personali volontarie aggravate, i pregiudicati G. e R. si vedono ridurre la pena, rispettivamente da sette anni a 5 anni e 4 mesi di reclusione e da cinque anni e otto mesi a 3 anni, un mese e tre giorni di reclusione. Nel febbraio 2023 vengono pubblicate le motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione del 29 novembre 2022, con cui si confermano le condanne d’appello a cinque e tre anni di reclusione per tentato omicidio aggravato inflitte: “La persona offesa fu vittima di un pestaggio di inusitata violenza, posta in essere tra l’altro per ragioni razziali”; “le lesioni inferte erano pertanto potenzialmente idonee a cagionarne la morte”.
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