22-11-2010, Montebelluna(TV) - Veneto
Hamza Piccardo, portavoce dell'Unione delle Comunità islamiche in Italia, denuncia una imponente schedatura di massa dei cittadini di religione musulmana all'uscita di alcune moschee della provincia, dopo la preghiera. La prima segnalazione giunge dalla nuova moschea di Montebelluna: un fedele ha trovato fuori dalla moschea numerosi agenti di polizia che gli hanno chiesto di esibire i documenti e hanno fotografato ogni fedele che con lui aveva pregato nel luogo di culto. Casi analoghi si sono verificati anche a Castelfranco, Cornuda e Villorba. La questura nega: «Si tratta di controlli di routine - afferma il questore - per evitare la presenza di clandestini ed estremisti che viene concordata con gli imam. Nella provincia di Treviso ci sono 14 centri islamici e dai controlli è emerso che si tratta di situazioni di legalità».
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