21-12-2018, Covo(BG) - Lombardia
Due cittadini stranieri impugnano, con l’aiuto di Asgi, la delibera comunale n. 63 del 21 ottobre 2014, nella parte in cui è previsto l’aumento da 50 a 210 euro dell’importo dovuto per il rilascio del certificato di idoneità alloggiativa, chiedendo ai giudici l’accertamento del carattere discriminatorio della stessa. Il Comune, con provvedimento n. 130 del 9 dicembre 2018, ha poi ridotto a 110 euro l’importo dei diritti di segreteria relativi al Certificato in questione (a parziale modifica della delibera 120/2018 con la quale erano state approvate le nuove tariffe) ed inoltre, per andare incontro alle richieste dei ricorrenti, con la delibera n. 80/2019 ha esteso la durata delle DICO, ai fini del rilascio del Certificato, da 6 mesi a 5 anni. Il tribunale di Bergamo, con ordinanza R.G. 11456/2018 del 16 marzo 2021, afferma che la delibera n.63/2014 del Comune costituisce discriminazione l’aumento in essa previsto non risulta proporzionale, ragionevole e coerente rispetto allo scopo perseguito ed ai costi sostenuti dal Comune, avendo posto in una posizione di particolare svantaggio gli stranieri residenti, compromettendone in sostanza l’esercizio, in condizioni di parità, dei diritti attinenti alla sfera personale, familiare e lavorativa, per motivi legati alla nazionalità.
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