21-09-2009, Gradisca d'Isonzo(GO) - Friuli-Venezia Giulia
Un video amatoriale, girato di nascosto all'interno del Cie con un telefonino e diffuso su Youtube, mostra il volto tumefatto di un detenuto tunisino con i pantaloni sporchi di sangue e le gambe segnate da ematomi provocati da colpi di manganello. Il video prosegue mostrando le gabbie dove gli immigrati sono rinchiusi in attesa di essere espulsi ed un uomo sdraiato a terra, con una mano sull'inguine ed il volto sanguinante. Si vede, poi, nel cortile, una squadra di poliziotti e militari in tenuta antisommossa che preparano una carica. La Prefettura di Gorizia, interrogata al riguardo, smentisce: "Al Cie di Gradisca non c'è stato nessun pestaggio, anzi l'unico a essere stato ricoverato è stato un operatore di polizia che si è preso un calcio in una gamba". La versione ufficiale della Prefettura parla di un tentativo di fuga da parte di una trentina dei reclusi, durante la notte del 20 settembre, bloccato dalla vigilanza senza particolari scontri violenti. I detenuti invece sostengono che la polizia ha usato violenza: "Hanno rotto i carica batterie dei telefoni, a alcuni hanno tagliato i vestiti, e in una camerata hanno strappato un Corano", racconta un testimone. Dopo la carica della polizia, 12 detenuti sarebbero finiti in ospedale.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Gradisca d'Isonzo | GO | Friuli-Venezia Giulia | Fortresseurope | Violenze fisiche | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Violenze contro la persona | Origini nazionali o etniche | Cie, Cas, Cara, Sprar e Hotspot | |||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
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