20-07-2009, Bolzano(BZ) - Trentino-Alto Adige

La giunta provinciale approva la delibera nr.1885 che fissa le "quote" di risorse dell'edilizia pubblica da destinarsi nell'anno 2009 ai cittadini immigrati non appartenenti all'Unione Europea. La delibera contiene due quote percentuali: quella degli alloggi, che la delibera fissa al 6,83% degli alloggi assegnati nel 2009; e quella dei contributi (gran parte va al "contributo per l'affitto"), che la delibera fissa al 7,9% del totale 2009, pari a 10.851.280, 34 euro. Tali quote percentuali sono state fissate calcolando la media ponderata tra presenza in provincia di questa categoria di cittadini e il loro "bisogno", rappresentato dalle domande valide di alloggi e contributi. Pochi giorni dopo l'approvazione della delibera, il presidente dell'Ipes, Albert Pürgstaller, afferma: "Da ora in poi non potremo più concedere ai cittadini extra Eu più nessun alloggio e più nessun contributo per l'affitto, poiché il contingente fissato dalla giunta provinciale è già stato esaurito nella prima parte dell'anno". Nel novembre 2010, l'Ipes e la Provincia autonoma di Bolzano vengono condannati dal giudice del lavoro a rifondere il sussidio casa ad un cittadino albanese, al quale era stato sospeso il contributo per effetto della stessa delibera. In sentenza, il giudice definisce la delibera «di natura discriminatoria» nei confronti degli immigrati, per il meccanismo di ripartizione delle risorse finanziarie palesemente penalizzante per i cittadini stranieri e per aver previsto una sola graduatoria indistintamente per tutti gli immigrati, laddove la direttiva europea prevede due categorie di stranieri: coloro che sono in possesso di carta di soggiorno di lungo periodo, e coloro che hanno un permesso di soggiorno provvisorio che si rinnova periodicamente. Dopo una settimana dalla prima sentenza, sono stati ben 400 ricorsi per la stessa ragione.