20-02-2015, Bergamo(BG) - Lombardia
Circa 30 sindaci leghisti della Provincia di Bergamo scrivono al prefetto sulla "situazione degli immigrati islamici arrivati sul territorio" e annunciano di non voler "ospitare altri clandestini finché non saremo sicuri che non ci sono potenziali terroristi tra loro". In particolare, i primi cittadini vogliono "accertarsi di quanti siano gli islamici che godono dell'assistenza dei volontari e quali siano i loro luoghi di culto". "Ribadiamo la nostra totale contrarietà a operazioni definite umanitarie e che, in effetti, producono risultati devastanti per i territori, contribuendo a incrementare l'immigrazione clandestina e aumentando il rischio, non remoto, del diffondersi di malattie infettive, a fronte di controlli che risultano sommari", si legge nella missiva dei Sindaci. Si chiede, inoltre, al Governo italiano "di investigare, in un'ottica di trasparenza, sul modus operandi delle organizzazioni di volontariato che si occupano dell'accoglienza su tutto il territorio nazionale, soprattutto alla luce degli ultimi scandali nella città di Roma e in un momento in cui vengono tagliate sempre più risorse ai Comuni. Abbiamo notizie poco rassicuranti sulla presenza, nei nostri territori, di potenziali terroristi e luoghi di culto considerati a rischio. Chiediamo che venga fornito a tutti i Sindaci della Provincia di Bergamo l'elenco completo di tutti i luoghi di culto islamici o riconducibili a luoghi di culto islamico (centri culturali e affini), regolari o irregolari, specificando quali siano le attività consentite all'interno d queste strutture e da quanta gente vengano frequentate". E ancora: si chiede il numero esatto di immigrati sbarcati grazie alle operazioni Mare Nostrum e Triton e ospitati nelle strutture di accoglienza presenti sul territorio provinciale: "Specificando quanti di questi siano fuggiti". I 30 Sindaci vogliono poi l'elenco di quelli che hanno inoltrato formale richiesta per ottenere lo status di profughi e quanti abbiano già avuto riscontro positivo alla loro domanda. Infine, arriva la minaccia: "Finché non avremo rassicurazioni sul fatto che sul nostro territorio non sia presente nemmeno un potenziale terrorista islamico, ribadiamo con fermezza la nostra contrarietà a ospitare ulteriori immigrati irregolari sui territori dei nostri Comuni, al fine di non mettere in pericolo la vita dei nostri cittadini e la pace delle nostre comunità".
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