19-11-2013, Caserta(CE) - Campania
Nella notte fra il 26 e il 27 aprile 2006, undici vigili fanno irruzione in due appartamenti abitati da cittadini senegalesi, prelevandoli e portandoli al Comando. In caserma, i cittadini senegalesi vengono trattenuti per molte ore in un bagno, senza alcuna spiegazione e dopo aver fatto togliere i lacci delle scarpe. Vengono ammassate in 20, senza una sedia e la possibilità di uscire per essere liberati dopo diverse ore. La causa della "retata" deriverebbe da una rappresaglia contro la comunità senegalese di Caserta, "rea" di non avere consegnato alle autorità municipali un uomo senegalese, responsabile del ferimento di 2 poliziotti municipali al mercato settimanale. Nei giorni successivi alla retata, giungono le scuse ufficiali del Prefetto e del Commissario Prefettizio al Comune di Caserta, alla presenza dell'Ambasciatore del Senegal in Italia. I cittadini senegalesi, nel luglio del 2006, presentano al tribunale una querela per vedere riconosciuto il loro diritto ad essere trattati senza discriminazioni. Il processo rischia, negli anni, di essere archiviato a più riprese ed ha vicissitudini complesse, che conducono fino al novembre 2013, con la prima udienza. Inizia il processo a carico di Francesco Del Vino, l'ex comandante dei Vigili Urbani di Caserta e di altri 11 vigili.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Caserta | CE | Campania | interno18.it | Violenze fisiche | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Violenze contro la persona | Origini nazionali o etniche | Rapporti con le istituzioni | |||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
di cui Forze dell'Ordine | senegalese | Istituzioni |