19-07-2017, Santo Stefano Lodigiano(LO) - Lombardia
Un capotreno di 45 anni, in servizio su un treno Piacenza-Milano, chiede aiuto mostrandosi con un coltello infilato nella mano. Racconta di essere stato colpito da un fendente alla mano, mentre cercava di difendersi dall’aggressore, “alto, di colore, con le treccine e senza biglietto”, che è scappato “forzando le porte del treno”. La polizia lodigiana smaschera l’inganno, dimostrando che nessuno è uscito dalla porta del treno presso cui si trovava il capotreno, grazie alle immagini della videosorveglianza della stazione. La TreNord sospende il capotreno e poi, nel mese di gennaio del 2018, lo licenzia definitivamente. L’ormai ex capotreno ammette di avere inventato l’aggressione perché “esasperato dai continui litigi con gli immigrati senza biglietto”. Non è mai stato accoltellato, ma “semplicemente” si è accoltellato da solo, nel bagno del treno con un coltello portato da casa. Nel febbraio 2018, patteggia 18 mesi di reclusione con pena sospesa presso il gip di Lodi, rispondendo di “calunnia, simulazione di reato e interruzione di pubblico servizio”.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Santo Stefano Lodigiano | LO | Lombardia | cronachediordinariorazzismo.org | Discriminazioni | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Origini nazionali o etniche | Servizi pubblici | ||||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Adulto 30-65 anni | Migranti e Richiedenti asilo | Società |