18-06-2025, Gradisca d'Isonzo(GO) - Friuli-Venezia Giulia
Nel Centro per il Rimpatrio i detenuti sollevano una protesta per le condizioni di vita, la scarsa qualità del cibo e una sospetta epidemia di scabbia che si sta diffondendo. Gli attivisti della rete “No Cpr” denunciano che la risposta della dirigenza del Centro è la repressione con le forze dell’ordine, ripresa anche da alcuni video girati di nascosto: in uno di questi, si vede un uomo con indosso solo l’intimo che viene inseguito, circondato e strattonato da un gruppo di agenti in tenuta anti-sommossa, che poi lo portano in una stanza, dove sarebbe stato picchiato. Due giorni dopo, gli attivisti di CILD riescono a entrare nel Centro e denunciano, sia tramite i loro social, sia al TG3 numerose violazioni, tra cui la scarsa trasparenza, le manomissioni nei registri e le condizioni di vita che ledono la dignità della persona, oltre a una preoccupante presenza di neomaggiorenni, tutti cittadini tunisini arrivati in Italia da minorenni ed espulsi dalle case famiglia senza documento.
| Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
| Gradisca d'Isonzo | GO | Friuli-Venezia Giulia | La Repubblica | Violenze fisiche | |||
| Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
| Violenze contro la persona | Origini nazionali o etniche | Cie, Cas, Cara, Sprar e Hotspot | |||||
| Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
| di cui Forze dell'Ordine | Migranti e Richiedenti asilo | Istituzioni |




