18-05-2020, Catania(CT) - Sicilia
Alcune associazioni (Rete Antirazzista Catanese, Sunia, La Città Felice, Cobas, Comunità di Sant’Egidio, Africa Unita, Comitato Reddito Casa Lavoro) scrivono al Comune per contestare i criteri d’accesso previsti per le misure di sostegno per le fasce più deboli della popolazione con stanziamento di apposite risorse finanziarie relative all’emergenza Covid 19. In particolare, le associazioni fanno riferimento all’erogazione dei cosiddetti Buoni spesa, previsti dalla oramai nota Ordinanza della Protezione Civile n.658 del 29 marzo 2020. Le associazioni, in una nota, fanno rilevare come “l’erogazione di tali risorse abbia evidenziato parecchie criticità sia in ordine ai criteri di accesso ai benefit che riguardo alle modalità di presentazione delle domande eccessivamente complesse e farraginose”. Il Comune di Catania ha enucleato dei criteri di accesso al beneficio legati al possesso della residenza. Tali parametri d’accesso, di fatto, escludendo tutti i soggetti privi di residenza anagrafica, finiscono per impedire l’accesso proprio alle fasce più deboli e ai soggetti più bisognosi. Al riguardo, da quanto pubblicato dallo stesso Comune, si apprende di un gran numero di domande rigettate e di altre classificate “idonee non beneficiari”, senza che sia chiaro quali siano stati i motivi di esclusione.
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