18-02-2020, Palermo(PA) - Sicilia
Alì Listì Maman, avvocato palermitano di origini nigeriane, si trova all'Ufficio Immigrazione della Questura assieme ad alcuni ragazzi per disbrigo pratiche relative ai loro permessi di soggiorno. Nell'attesa, Alì si accorge di una donna, incinta, in piedi davanti al cancello, ad attendere il suo turno con il marito. "Era molto stanca, ho solo chiesto di fornire una sedia - dice Alì Listì Maman -. Per tutta risposta, un agente mi apostrofava dicendo "Oh stai calmo cucì". Io ho detto che non sono suo cugino ma un avvocato". In seguito, Alì parla con il dirigente del commissariato che si scusa. La Questura non vuole commentare l’accaduto.
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