17-09-2010, Venezia(VE) - Veneto
Il presidente leghista della regione, Luca Zaia, si oppone all'allargamento dei confini dell'Unione Europea ad est: «Sono sempre stato contrario all'ingresso degli Stati Peco, i Paesi dell'Europa centrale e orientale, nell'Ue: non si può trapiantare uno da una bidonville a Las Vegas; anche se quegli Stati sono geograficamente europei, per loro occorreva una sala d'attesa. La verità è che integrazione non vuol dire accoglienza sconsiderata, non si possono accelerare i processi storici. E i romeni non hanno le idee chiare nemmeno su quanti Rom hanno: prima sono 500mila, poi 2 milioni. E, ammettiamolo: in fondo è meglio vivere in una bidonville nella periferia di Bucarest, che in una della periferia di Roma. Lì, dove la povertà è più diffusa, il contesto sociale è più idoneo, il trauma è minore. L'unione europea dovrebbe pensare alle esigenze dei cittadini, più che alle poltrone».
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