17-02-2019, Marcianise(CE) - Campania

Un cittadino senegalese, Modou Diop, lavavetri di 29 anni, viene travolto e brutalmente ucciso su Viale Carlo III, nei pressi della Reggia, da un’auto in corsa. Nell’aprile 2019, dalle indagini condotte dalla Procura, emerge che si è trattato di un omicidio volontario e non di incidente. Viene notificato l’arresto per un cittadino italiano, appena ventiduenne, che avrebbe commesso l’omicidio, soltanto perché avrebbe avuto con Modou un diverbio al semaforo, poco prima. Nei suoi confronti è stato emesso un decreto di fermo “per omicidio volontario pluriaggravato”, convalidato dal giudice. Secondo la Procura, il giovane ha ucciso Modou “per futili motivi”, che consisterebbero «nella aberrante intenzione di punire la vittima per un insignificante sgarbo subito». L’indagato, dopo il diverbio, aveva spaventato Modou, fingendo di investirlo, prima di allontanarsi. Subito dopo però, con l’auto, si era diretto nuovamente verso il semaforo. Quando è scattato il verde, ha accelerato repentinamente, travolgendo in pieno la vittima, «cogliendolo di sorpresa e rendendone impossibile ogni difesa». La vittima, riversa esanime sul selciato, in gravissime condizioni, moriva dopo una notte in ospedale. Alla notizia, sebbene evidenziata dalla sola stampa locale, sono proliferati online numerosi commenti d’odio nei confronti della vittima. Nel dicembre 2019, il Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere condanna a 16 anni di carcere il 22enne di Marcianise accusato dell’omicidio. La pena è stata quasi dimezzata rispetto ai 30 anni richiesti.