16-08-2020, Rimini(RN) - Emilia-Romagna

Durante una bella serata in pizzeria, con tutta la famiglia, almeno 15 persone, tra parenti e amici, per festeggiare il compleanno di una bambina di appena due anni, il cameriere che serve ai tavoli, dopo aver preso le ordinazioni, si gira verso un quadro di Benito Mussolini (presente nel locale, ndr), gli chiede scusa e si allontana farfugliando qualcosa come “Sti negri”. Insieme alle parole il cameriere fa anche il saluto romano. Tutta questa messa in scena perché sta servendo delle persone nere. Adjisam Mbengue e sua sorella Fatou (cittadine italiane, ndr) protestano e il cameriere fa rimarcare il fatto che servire dei neri fosse una cosa degradante per il suo ristorante. Poi cercano di non rovinare la festa ai bambini e continuano la serata. Ma documentano con video quello che succede, denunciano tutto ai Carabinieri e poi pubblicano una diretta su Facebook in cui raccontano l’accaduto. La pizzeria La Tana Marina, dove è successo tutto, viene inondata da commenti di sdegno e riprovazione sui social. Nell’ottobre 2023 si conclude il processo al ristoratore indagato per “Propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa”. Il giudice del Tribunale di Rimini lo assolve in sede penale, considerato il fatto di lieve entità, ma lo condanna a pagare un risarcimento di 2.000 euro alle parti civili, oltre che al pagamento delle spese legali (3.592 euro). L’avvocato dell’imputato fa sapere di voler ricorrere in appello.