16-05-2016, Gela(CT) - Sicilia

Alcuni giovani migranti si avvicinano ad un gazebo di Fratelli d'Italia- An, per la raccolta firme per chiedere la riapertura dei cantieri sulla Siracusa-Gela, fotografando tutti i partecipanti e provocando (a detta degli organizzatori). Poi vanno via. Dopo un po', i migranti ritornano in gran numero, circa una ventina, accompagnati da impiegate del centro di accoglienza e CRI. L'impiegata chiede « un abbraccio», e gli esponenti di Fratelli d'Italia- An chiedono gentilmente di allontanarsi dal gazebo per non intralciare la raccolta firme autorizzata. In un comunicato, Fdi- An scrive: "Qualche cittadino disoccupato, ormai da anni, giustamente, ha fatto notare alle impiegate dei centri per immigrati che devono fare qualcosa per gli italiani. È facile essere finti buonisti e accoglienti a spese degli italiani che pagano le tasse. Infatti ogni singolo immigrato costa a noi cittadini 45 euro al giorno, e gli italiani muoiono (…) Ci chiediamo perché la CRI non aiuta seriamente i gelesi abbandonati a se stessi senza un lavoro, senza un futuro, semplicemente perché percepiscono 45 euro al giorno con gli immigrati, questo è razzismo verso gli italiani contribuenti. Non abbiamo nulla contro gli immigrati, se lavorano e investono, non delinquono e soprattutto non si fanno mantenere, purtroppo tutta questa emigrazione fusa con la grave crisi economica sta ulteriormente mettendo in ginocchio l'economia nazionale e locale. La CRI è sovvenzionata grazie allo stato italiano non certo a quello nigeriano o africano. Che facciano gli interessi e aiutino gli italiani".