15-12-2011, Verona(VR) - Veneto

Nella zona di Borgo Trento, un ragazzo di 13 anni di origine cingalese viene insultato, spintonato e poi colpito con una spranga di ferro e con pugni e calci per «aver guardato troppo» alcuni suoi coetanei italiani. Gli aggressori cercano poi di farlo rotolare sotto un'auto in transito, per fortuna senza riuscirci. Già il giorno prima gli autori del pestaggio si erano rivolti al giovane immigrato con insulti razzisti. Gli indagati, un 18enne e due 17enni, sono accusati di lesioni aggravate dall'uso di un manganello telescopico e dalla "discriminazione razziale". Durante le perquisizioni nelle loro abitazioni, viene trovato materiale di propaganda riconducibile ad ambienti di estrema destra. Nel settembre 2012, è in fase di conclusione il processo ai danni di Michele Rossi, diciottenne: oltre alle accuse di lesioni (seppure di lieve entità) e ingiurie, la procura contesta le aggravanti della "discriminazione etnica, e l'ulteriore "circostanza dell'utilizzo di arma impropria". In base ad un accordo raggiunto tra le parti, per il maggiorenne, l'accusa si tradurrebbe in un patteggiamento di pena di nove mesi. La vittima verrebbe risarcita con la somma di 8mila euro. Mentre l'associazione Cestim otterrebbe mille euro, da devolvere a sua volta al Comune in favore di famiglie italiane e straniere in difficoltà economica. La posizione dei due minorenni è tuttora al vaglio del Tribunale dei Minori di Venezia.