15-09-2012, Terracina(LT) - Lazio

Un giovane cittadino bengalese, impiegato presso un noto ristorante locale, dopo aver terminato il proprio turno di lavoro, viene brutalmente aggredito da un gruppo di cinque giovani, mentre rientra a casa a piedi. Gli aggressori lo bloccano nei pressi del parco cittadino. Data la tarda ora e l'assenza di passanti, nessuno lo soccorre, fino a che l'improvviso passaggio di una vettura fa desistere per poco gli aggressori. L'uomo, sanguinante, raggiunge un bar ancora aperto. Ma i cinque lo inseguono e ricominciano il pestaggio, noncuranti delle urla del gestore, intervenuto in aiuto della vittima, e a sua volta colpito, riportando lesioni. Alcuni giorni dopo il pestaggio, quando ancora la Polizia sta lavorando per identificarne gli autori, il cittadino bengalese riceve, presso il ristorante dove lavora, la visita di due dei cinque aggressori, recatisi sul posto per minacciare il giovane immigrato e dissuaderlo dal denunciare l'accaduto alle Forze dell'Ordine. La telecamera di sorveglianza del bar porta, nei giorni successivi al pestaggio, al riconoscimento dei 5 aggressori, con un'età fra i 19 e i 33 anni, tutti pregiudicati. Nel maggio 2013, si concludono le indagini che conducono in carcere i cinque giovani, accusati anche con "l'aggravante dell'odio razziale". Mentre gli altri imputati, per i quali viene disposto un giudizio immediato, decidono di affrontare un processo ordinario, uno di loro, Paolo De Carolis, sceglie un rito abbreviato, ovvero di essere giudicato allo stato degli atti e incassando in caso di condanna lo sconto di un terzo della pena. Per il 23enne, nel dicembre 2013, il giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Latina decide per una condanna a due anni, a fronte di quella a due anni e quattro mesi chiesta dal pm.