15-08-2022, Carnate(MB) - Lombardia

Due noti trapper, J. e T., di 25 e 26 anni, vengono arrestati per aver rapinato un operaio nigeriano, portandogli via zaino e bicicletta, nel sottopasso della stazione di Carnate (Monza-Brianza). I due minacciano il 41enne con un coltello mentre sta rientrando dal lavoro: “Vogliamo ammazzarti perché sei nero”, gli urlano contro. Si fanno consegnare lo zainetto. Poi gli distruggono la bicicletta e la gettano tra i binari. Uno dei 2 filma e posta in rete la rapina. Non contenti, i due lo inseguono fuori dalla stazione di Carnate, fino in via Libertà, solo perché lui aveva cercato di convincerli a restituirgli almeno lo zaino con il portafoglio, i soldi e i documenti. I due poi prendono un treno in direzione di Monza, convinti di essere riusciti a far perdere le loro tracce. A denunciare l’aggressione è l’operaio stesso. Ad accusarli c’erano le loro foto scattate dall’operaio con lo smartphone, ma in particolare il video che i musicisti stessi avevano girato e poi postato su Instagram. Il giudice dispone per loro una misura di custodia cautelare in carcere in attesa del processo. L’accusa è di rapina in concorso aggravata dall’uso di armi e dalla discriminazione razziale. All'udienza preliminare i trapper chiedono al gup il processo con il rito abbreviato e offrono 1.500 euro ciascuno di risarcimento alla parte civile. Il Gup di Monza, nell’aprile 2023, condanna i trapper per rapina aggravata dall’odio “razziale” al termine di un processo con rito abbreviato. Le pene sono 4 anni e 4 mesi di reclusione per J. e 5 anni e 4 mesi a T.