15-07-2015, Busto Arsizio(VA) - Lombardia
«Lavati perché puzzi», «negro di m.....», «zulù», «mongolo»: sono solo alcuni degli insulti che si è sentito rivolgere un cittadino senegalese, durante alcuni mesi della sua esperienza lavorativa in un’azienda. L’uomo decide di presentare denuncia alla procura, sostenendo di essere stato vittima di ripetute vessazioni e insulti, anche a sfondo razzista, da parte dei datori e colleghi di lavoro, al solo scopo di costringerlo ad abbandonare il lavoro. Di fronte al suo rifiuto di rassegnare le dimissioni, l’azienda ha proceduto al licenziamento, che è stato successivamente impugnato. A sei anni dai fatti, nell’aprile 2021, il procedimento viene archiviato dal Gip, che non ha rilevato condotte penalmente rilevanti a carico delle persone denunciate. Il Gip non ha rilevato dagli atti “nemmeno l’ombra di insulti di sapore razzista”, mentre nella richiesta d’archiviazione il pubblico ministero aveva evidenziato “la natura marcatamente offensiva e razzista” delle frasi di un collega di lavoro del denunciante, ma “alla luce dell’avvenuta depenalizzazione delle discriminazioni in ambito lavorativo, la vicenda assume natura prettamente giuslavoristica”.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Busto Arsizio | VA | Lombardia | prealpina.it | Violenze verbali | Offese, minacce e molestie razziste | ||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Tratti somatici | Lavoro | Gruppi non partitici e di privati cittadini | |||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Adulto 30-65 anni | Giovane 18-29 anni | Migranti e Richiedenti asilo | senegalese | Società |