15-01-2021, San Germano Vercellese(VC) - Piemonte

I carabinieri danno esecuzione a cinque misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di Vercelli. Tra i destinatari la sindaca leghista, M. R., e il consigliere comunale, all’epoca dei fatti assessore presso lo stesso Comune, G. C.., entrambi agli arresti domiciliari. Nella stessa operazione, viene applicata la misura dell’obbligo di presentazione a un consigliere comunale, già vicesindaco nello stesso comune, e ad altre due persone, tra cui un ex dipendente comunale. Nell’ambito dello stesso procedimento, vengono sottoposti ad indagini altri sette privati cittadini. Le accuse a vario a carico degli indagati riguardano più ipotesi di peculato, falsità materiale e falsità ideologica in atto pubblico commessa dal pubblico ufficiale, abuso d’ufficio e distruzione di beni sottoposti a vincolo culturale. Le indagini sono partite dalle dichiarazioni di un’impiegata del Comune che era stata estromessa dalla gestione delle pratiche relative alle assegnazioni delle derrate alimentari acquistate dal Comune con i fondi statali per l’emergenza alimentare conseguente al Covid-19.  La gestione dei pacchi alimentari sarebbe stata non omogenea, con consegne a nuclei familiari con redditi oltre i 7.000 euro mensili, mentre venivano estromessi dagli aiuti anziani non autosufficienti con redditi modestissimi e cittadini stranieri in situazione di difficoltà, con figli minori e disabili. Chi non era gradito riceveva il «pacco da sfigati». Una cittadina straniera in gravi difficoltà economiche aveva chiesto di evitare l’invio di alimenti che lei ed i suoi figli non avrebbero consumato per motivi religiosi. Su disposizione della sindaca, è seguita la mancata erogazione di ulteriori aiuti e la distruzione dagli atti del protocollo della richiesta recapitata in Comune dalla donna straniera. Le intercettazioni in cui la sindaca esprimeva il suo disappunto, hanno portato all’aggiunta dell’aggravante della finalità di “discriminazione ed odio razziale”.