15-01-2015, Roma(RM) - Lazio
I deputati leghisti Marco Rondini e Paolo Grimoldi chiedono al ministro dell'Interno di prendere ad esempio la 'buona prassi' del Comune di Desio, relativa alla "profilazione etnica" dell'immigrazione. "Nella situazione di emergenza terrorismo in cui ci troviamo, esplosa dopo i fatti di Parigi, è doveroso mettere in atto tutti i sistemi di controllo possibili per prevenire il rischio di infiltrazioni nei luoghi di culto, che è già stato appurato da procure e intelligence, come testimoniano le cronache. Non esiste privacy laddove in gioco c'è la sicurezza nazionale. Le forze dell'ordine di Desio hanno dato un'ottima impronta, definendo uno standard di sicurezza che dovrebbe essere formalizzato in un protocollo operativo, da applicare in ogni Comune con centri di culto islamici. Di fronte a un rischio come quello terroristico, la leggerezza e la sottovalutazione, da parte di certa politica, sono complici e colpevoli. Contro tagliagole pronti a farsi esplodere la risposta deve essere adeguata e ferrea. Contro il terrorismo esportare il modello Desio: controlli a tappeto in luoghi di culto e negozi etnici, verifiche di massa durante le preghiere, telecamere nelle moschee, e telefoni degli Imam sotto controllo".
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