15-01-2014, Bolgare(BG) - Lombardia
La giunta comunale leghista, con delibera n 6/2014, stabilisce la nuova tariffa di euro 500 per il procedimento di rilascio certificazione di idoneità alloggiativa. Mediamente, nei comuni vicini, per lo stesso procedimento, le tariffe si aggirano sui 30-50 euro. La delibera colpisce in modo mirato i cittadini non comunitari che devono presentare il documento di idoneità per nuovi contratti di lavoro, ricongiungimenti familiari e rinnovo dei permessi di soggiorno. Non solo: il documento ha validità di soli 6 mesi. La delibera ha carattere esplicitamente discriminatorio: nelle motivazioni della delibera si legge testualmente "… dovendo circoscrivere almeno in parte tale gravame, e ritenendo equo parzialmente addebitarlo alle individualità extracomunitarie". Stando alla delibera, il provvedimento viene pensato per "preservare l'integrità del territorio, con l'obiettivo di contenere l'incidenza di fenomeni criminali e malavitosi e le situazioni di disagio, il rispetto della quiete pubblica, la salvaguardia dell'igiene pubblica […] , il sostegno alle attività economiche locali […] al fine di favorire il rilancio dell'identità locale, delle peculiarità dei luoghi e delle caratteristiche specifiche del territorio, della sua storia, tradizioni e costumi". Secondo la giunta, questi "propositi, intenti, piani e programmi non possono essere vanificati da parte di taluni episodi di delinquenza, microcriminalità e teppismo, come verificatisi negli ultimi mesi proprio sul nostro territorio". Le misure che il comune deve mettere in atto contro gli episodi di delinquenza hanno dei "costi", dovuti alla "spiegazione di forze e dell'utilizzo di energie fisiche e mentali e funzionali".Nel marzo 2014, Asgi, Cgil e cooperativa Ruah, insieme a tre cittadini stranieri, depositano un ricorso antidiscriminazione dinanzi al tribunale di Bergamo. Nell'agosto 2014, il Tribunale accoglie il ricorso dichiarando discriminatoria la delibera: il Comune viene condannato a "porre fine alla condotta discriminatoria, ovvero, al fine di rimuovere le accertate discriminazioni, a revocare la delibera in oggetto, restituendo, in qualità di risarcimento in forma specifica, la somma di € 350 a tutti gli stranieri che abbiano versato suddetto importo al Comune nel periodo di validità della delibera", provvedendo altresì alla pubblicazione del provvedimento sull'Eco di Bergamo e sulla home page del sito del comune.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Bolgare | BG | Lombardia | Il Giorno | Discriminazioni | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Ordinanze, bandi, delibere | Origini nazionali o etniche | Casa | |||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Impiegati nella pubblica amministrazione | Lega Nord | Istituzioni |