14-09-2015, Cosio Valtellino(SO) - Lombardia
Prima una lettera anonima, recapitatagli per posta ordinaria ma con falso mittente. Poi le minacce virtuali. Claudio Salvi, proprietario dell'hotel Bellevue, è nel mirino di un gruppo di persone che non tollerano che nella struttura vivano alcuni rifugiati su disposizione della Prefettura del capoluogo. In agosto la lettera anonima gli intimava di «mandare via i migranti altrimenti li uccido uno ad uno». Negli ultimi giorni, alcuni residenti del piccolo centro della Valtellina, su Facebook, invitano tutti a «andare a bruciare quell'hotel, è a pochi minuti da casa, questo incassa 4,5 milioni di euro per dei profughi finti». L'uomo denuncia tutto ai carabinieri, e la Digos sta indagando.
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