14-02-2014, Milano(MI) - Lombardia
Il quotidiano intitola: "Lite tra bande rom: sparatoria in strada proiettili nelle case". La specifica della cittadinanza risulta irrilevante ai fini informativi, oltre che stigmatizzante in associazione al termine "banda". Inoltre, la rappresentazione che fornisce il giornalista ha esiti discriminatori nella percezione comune e 'conferma' una serie di pregiudizi diffusi in particolare nella società italiana: "É la «mala» di quelli che non hanno niente da perdere, dei delinquenti che si sono lasciati alle spalle la sana abitudine a calcolare in qualche modo il rapporto costi-benefici che, anche se in modo un po' rozzo, i balordi di una volta avevano interiorizzato … Qualcuno è bosniaco, qualcuno croato, ma non è detto che le la separazione tra le due nazionalità sia netta. Sia croati che bosniaci sono rom, forse nell'orbita del campo di Baranzate, ma non c'è certezza neppure su questo. Di sicuro c'è che nè l'una nè l'altra sono etnie di punta, nella moderna geografia per bande della Milano criminale. Ma hanno traffici di ogni genere. Furti, droga, le mani sui marciapiedi".
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