13-11-2009, San Nicola Varco(SA) - Campania

Circa 800 migranti nordafricani, per lo più cittadini marocchini, impiegati come braccianti nelle campagne circostanti, vengono sgombrati da una vecchia struttura da 650 uomini tra poliziotti, carabinieri, finanzieri e guardie forestali armate con scudi e manganelli e 60 mezzi blindati. La magistratura salernitana ha disposto l'ordinanza di sgombero per motivi di igiene e sanità pubblica. Nonostante il blocco di strade e viuzze da parte di pattuglie specializzate, molti immigrati si erano dati alla fuga prima dell'arrivo delle forze dell'ordine. Una settantina di questi vengono, poco dopo, accolti a Palazzo Belvedere da Alfonso Amato, sindaco di Sicignano degli Alburni, nonostante la contrarietà di una parte della popolazione locale. Il Prefetto Sabatino Marchione fa nuovamente intervenire le forze dell'ordine con alcuni blindati per sgombrare il centro allestito a Palazzo Belvedere. «Volevamo riprendere quello che stava accadendo con i nostri cellulari per avere una prova dell'irruenza con la quale si sono rivolti ma siamo stati bloccati anche noi, ci hanno fatto allontanare dalla struttura e poi ci hanno identificato», denuncia uno dei volontari presenti nella struttura al momento dello sgombero. «A tutti è stato chiesto di spogliarsi per la perquisizione – racconta un cittadino marocchino - Ci hanno strattonato, insomma un inferno. Abbiamo sentito la vicinanza di molte persone in questi due giorni, ma abbiamo avvertito anche tanto razzismo e paura nei nostri confronti da parte della popolazione, anche se abbiamo un regolare permesso di soggiorno». Quaranta gli immigrati risultati senza permesso di soggiorno, caricati sui cellulari e trasferiti alla Questura di Salerno per il riconoscimento. I Cobas parlano di una vera e propria "deportazione".