13-09-2021, Prato(PO) - Toscana
Tre imprenditori cinesi vengono arrestati per sfruttamento lavorativo. Pagavano i dipendenti 2 euro all’ora, per 12-14 ore giornaliere, spesi dietro macchine da cucire non sicure. L’indagine andava avanti da circa un anno, quando uno dei lavoratori, un uomo di origine africana, si è fatto avanti presso lo Sportello immigrazione del Comune, per denunciare la situazione di sfruttamento e di mancata sicurezza a cui lui e altri otto lavoratori, quattro cinesi e quattro africani, erano costretti a sottostare. Dalle indagini è emerso che gli operai africani sono tutti richiedenti asilo che vivono nei Centri di accoglienza straordinaria, a Prato e a Poggio a Caiano. Nessuno dei lavoratori ha denunciato direttamente i loro sfruttatori per paura di perdere probabilmente anche il minimo salario che riceveva. Sono stati sequestrati, insieme ai macchinari da lavoro e a un autocarro, 20mila euro in contanti e 60mila depositati su un conto corrente riconducibile all'azienda.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Prato | PO | Toscana | Notizie di Prato | Discriminazioni | |||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Origini nazionali o etniche | Lavoro | ||||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Adulto 30-65 anni | Adulto 30-65 anni | Migranti e Richiedenti asilo | Società |