13-04-2009, Conegliano(TV) - Veneto
Al suo arrivo al Pronto soccorso, la donna nigeriana ha spiegato di aver avuto un malore mentre si trovava a casa di alcuni connazionali. Dopo essere stata visitata dal medico di turno, intorno all'una, la ragazza sarebbe rimasta in osservazione per un paio d'ore, ottenendo le cure del caso. Ma per tutto quel tempo, la donna si sarebbe rifiutata di fornire le proprie generalità e non avrebbe fornito ai sanitari alcun documento. A quel punto il medico avrebbe telefonato al 113, riferendo che nell'unità operativa era stata presa in carico una «paziente ignota». Il dottore avrebbe motivato la richiesta d'intervento alla forza pubblica con la necessità di identificare la sconosciuta per fugare il rischio di problemi sanitari. Il risultato è che in commissariato la donna nigeriana è stata foto-segnalata e sottoposta all'esame delle impronte digitali. A carico della donna pendeva un ordine di espulsione emesso dalla questura di Agrigento, evidentemente disatteso. La mattina dopo la donna è stata processata per direttissima.
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