12-04-2012, Santeramo in Colle(BA) - Puglia
Giuseppe Lassandro, venti anni, aspirante sindaco per il movimento di estrema destra "Fascismo e Libertà", si vede contestare il nome del suo partito dall'ufficio elettorale provinciale, che lo giudica incostituzionale. Lassandro lo modifica, allora, in una sigla (Mfl, movimento fascismo e libertà), ma il resto non cambia: il simbolo di questo partito, che predica "fedeltà e coerenza all'ideologia incorrotta del duce Benito Mussolini", è un inequivocabile fascio littorio. Tuttavia, in questo modo riesce ad evitare l'accusa di incostituzionalità. Il deputato pugliese del Pd Dario Ginefra presenta un'interrogazione al ministro dell'Interno per chiedere «quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere rispetto a questa incresciosa vicenda».
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Santeramo in Colle | BA | Puglia | La Repubblica | Violenze verbali | Propaganda razzista | Scritte, striscioni, volantini e manifesti razzisti | |
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Tipologia autore | Gruppi | Attori istituzionali |
Origini nazionali o etniche | Vita pubblica | ||||||
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