11-05-2017, Ladispoli(RM) - Lazio
Valeria Viara Bellofiore, che insieme al marito tiene corsi gratuiti di scacchi nella scuola elementare Marina di S.Nicola in cui studiano i figli, organizza il torneo laziale di scacchi per bambini e giovani fino ai 16 anni. Ma, nella classe 5°, succede che alcuni bambini figli di stranieri – peraltro particolarmente talentuosi – non possono partecipare perché non sono cittadini italiani. In virtù della loro cittadinanza straniera, infatti é richiesto obbligatoriamente il tesseramento presso la Federazione Scacchistica del proprio paese o in quella italiana da almeno un anno. La Federazione Scacchistica Italiana risponde alle proteste di mamme e insegnati che non é possibile andare in deroga al regolamento, la cui ratio risiede nel monitorare la compravendita degli scacchisti. Anche se, in questo caso, non si tratta di professionisti: ma di giovani dilettanti, e ancor più di nati e cresciuti in Italia. Peraltro i bambini erano più sorpresi e delusi dall’aver sentito di essere stranieri e non tanto dal fatto di non partecipare al torneo.
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