11-12-2013, Strasburgo(XX) - (Estero/Altro)
Lorenzo Fontana, eurodeputato e capodelegazione del Carroccio in Europa, critica aspramente il Parlamento europeo, mentre si sta approvando una risoluzione in cui si chiede ai Paesi Ue di adottare "misure positive per facilitare l'occupazione dei Rom nelle pubbliche amministrazioni". "Qua sono diventati matti attacca Fontana questa Europa sta perdendo la testa e per fortuna che a maggio si va a votare, così con la nuova alleanza identitaria europea le rivoltiamo come un calzino queste istituzioni comunitarie. Questo emendamento, più il Rapporto Estrela respinto ieri su aborto ed educazione sessuale gender ai bambini, danno idea della deriva che sta prendendo questa Europa, che se ne frega della sua gente e discrimina le maggioranze e i valori fondanti della nostra comunità, per tutelare piccole minoranze e disvalori. Chiedere di favorire i Rom nel settore pubblico è uno schiaffo alla nostra gente, in un momento per giunta di grave crisi occupazionale. Si puniscono le persone oneste e si avvantaggia chi vive di espedienti illegali e non fa nulla per integrarsi". Nel marzo 2014, l'Unar apre un'istruttoria nei suoi confronti e gli invia una lettera di diffida per "razzismo". Secondo l'Unar, Fontana si è espresso in maniera tale da «colpevolizzare indistintamente un'intera comunità, perché ciò finisce per alimentare stereotipi e diffidenza nei confronti di tutta la popolazione Rom». L'Unar chiede "di volere considerare l'opportunità, per il futuro, di trasmettere alla collettività messaggi di diverso tenore, ispirati ai valori del dialogo, della tolleranza, della convivenza pacifica tra le persone indipendentemente dalla loro origine nazionale, invitando al contempo le altre autorità coinvolte a fornire la collaborazione necessaria". Ma Fontana parla di libertà di espressione in pericolo: "Stiamo raggiungendo livelli inquietanti di censura. Io mi sono limitato a criticare con forza una decisione politica, quindi il tutto rientra nell'agone della dialettica politica, ma a quanto pare ormai non si può più dire nulla. Ci vogliono mettere il bavaglio, in nome del pensiero unico e dell'omologazione, ma non lo permetteremo mai. La Lega sarà sempre in prima linea nel difendere la propria gente e nel combattere le battaglie che ritiene sacrosante, diffide o non diffide, avvertimenti minacciosi o meno. Tutto ciò non ci spaventa, anzi ci dà ulteriore coraggio e la consapevolezza di lottare per una causa giusta".
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