11-11-2017, Grugliasco(TO) - Piemonte
Una giovane di 15 anni, papà africano e mamma italiana, si trova sull'autobus diretta a scuola, quando un uomo sulla sessantina vestito con una tuta da lavoro inizia a insultarla e a prenderla a calci, a causa del colore della sua pelle. E' quanto denunciato ai carabinieri di Torino da una studentessa, promessa del basket cittadino. «Mi sono spostata, ho tentato di far finta di nulla, ma quell'uomo continuava a fissarmi», racconta la ragazza, «Mi ha detto: 'E' inutile che tu vada a scuola, tanto finirai sulla strada. Torna al tuo Paese...'». Alla vista della scena, nessuno degli altri passeggeri a bordo del mezzo è intervenuto. La ragazza arrivata a scuola in lacrime ha poi deciso di denunciare l'episodio, sostenuta dal presidente della squadra di basket per cui gioca e dai genitori. L’aggressore, un torinese di 53 anni, finisce a processo per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di “discriminazione razziale, etnica e religiosa”. Il procedimento inizia nel settembre 2019. Secondo la difesa non si tratta di razzismo: l’uomo soffre di disturbi psichici, ma non si è sottoposto alla perizia richiesta dal sostituto procuratore.
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