11-04-2014, Padova(PD) - Veneto
Prensley, lavoratore nigeriano di 49 anni, in Italia da vent'anni, sposato, ha un figlio di qualche mese. Esce di casa per fare la spesa e sale su un autobus extraurbano. Una volta sull'autobus, l'autista chiede l'esibizione del titolo di viaggio, e poi, senza attendere, contatta l'auto dei controllori, che in pochi minuti si presentano per salire a bordo. Secondo i controllori il biglietto di Prensley sarebbe stato "irregolare", e invece di procedere con l'emissione della multa, lo informano che sarebbe stato accompagnato in Questura. Incrociata per strada una volante della Polizia, fanno scendere Presley, che immediatamente viene circondato dai tre controllori e dai due agenti, e si ritrova schiacciato addosso al muro con le manette strette ai polsi. Un agente della Polizia Municipale inizia a colpirgli ripetutamente il volto: circa dieci pugni sferrati contro l'occhio e la bocca, prima di scaraventarlo a terra, mentre lo stesso Vigile non smette di rivolgergli frasi che razziste: "Torna al tuo paese, non devi venire qui a rompere, torna a casa tua". Giungono altre pattuglie e Presley viene caricato in auto e portato al posto di Polizia, dove rimane chiuso in cella per oltre un'ora con il viso grondante di sangue le manette che stringono forti i polsi. Poi arriva il Comandante della Stazione che, allarmato per le condizioni dell'uomo, lo fa liberare e chiama immediatamente il Pronto Soccorso. Arriva l'ambulanza ed i Vigili chiedono "semplicemente" al personale del Pronto Soccorso di medicare e pulire il viso del ferito. Il personale medico si rifiuta e impone che Presley venga immediatamente trasportato in ospedale, che raggiunge accompagnato da tre agenti, diversi dai protagonisti dell'episodio di violenza. I medici sono costretti a visitarlo in presenza degli agenti. Quando, all'una di notte, il medico chiede di lasciarlo in osservazione, i Vigili chiedono le sue dimissioni per riportarlo in Questura. Allontanato Presley dall'ospedale, dopo circa un'ora, gli viene chiesto di firmare un verbale, redatto da tre Vigili che neppure erano presenti all'episodio, che muove contro di lui l'accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamenti e mancata esibizione dei documenti. Il giorno seguente Presley si reca dai Carabinieri per sporgere immediatamente denuncia e poi si rivolge all'Associazione Difesa Lavoratori e all'Ass. Razzismo Stop.
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